STUDIO DI CONSULENZA E REVISIONE AZIENDALE

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Maria Assunta  Marcaccio

Ragioniera  Commercialista    Revisore  contabile

Consulente tecnico  e  perito penale   del  Tribunale di Fermo       

c.f.: MRCMSS61E41I324H

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Prof. Giuseppe  Marcaccio

Dottore   Commercialista   Revisore  contabile

Consulente tecnico e perito penale  del Tribunale di Fermo

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l'apprendere è come remare contro corrente: se ci si ferma si torna indietro

 

 

NON ARRENDIAMOCI MAI !!

Un po' tutti noi siamo stati programmati a temere quella cosa chiamata fallimento.

Pure, non c'è nessuno di noi che non abbia avuto un momento in cui desiderava una cosa e ne ha avuta un'altra. Noi tutta abbiamo fatto cilecca ad un esame, sofferto per un amore infelice, avviato un affare solo per vedere andare tutto storto. Se parlo di "esito" e "risultato", è perché ciò scorgono gli individui di successo, i quali non prendono neppure in considerazione il fallimento. Non ci credono. Non rientra nel conto...

Gli uomini riescono sempre a ottenere qualche risultato. Le persone che hanno il massimo successo nella nostra cultura non sono quelle che non falliscono, ma semplicemente coloro i quali sanno che, se tentano di ottenere qualcosa e non riescono ad averla, hanno comunque avuto un'esperienza istruttiva: utilizzano ciò che hanno appreso e tentano un'altra strada, intraprendono nuove azioni, ottengono nuovi risultati.

Pensateci un momento: qual è l'unica risorsa, l'unico vantaggio di cui disponete oggi rispetto a ieri?

La risposta come ovvio è: esperienza.

Gli individui che temono il fallimento si fanno anticipatamente rappresentazioni interne di ciò che potrebbe non funzionare, ed è questo che li trattenga dall'intraprendere proprio quell'azione capace di assicurare l'attuazione dei loro desideri. ...

Ha scritto Mark Twain: "non c'è nulla di più triste di un giovane pessimista".

E aveva perfettamente ragione. Le persone che credono nel fallimento quasi sempre hanno in serbo un'esistenza mediocre. Il fallimento è qualcosa che non viene percepito da coloro che attingono alla grandezza. Costoro non attribuiscono emozioni negative a ciò che non funziona.

Mi sia permesso di riferirvi un esempio, è la biografia sintetica di un uomo che:

  • a 31 anni è fallito come uomo d'affari

  • a 32 anni è stato bocciato a un'elezione

  • a 34, altro fallimento a 35 gli è morta la donna amata

  • a 36 ha avuto un crollo psichico a 38 ha perduto un'altra elezione

  • a 43, non è riuscito a farsi eleggere al Congresso

  • a 46 ci ha riprovato ed è stato bocciato un'altra volta

  • a 48, stessa esperienza a 55 non è riuscito a farsi eleggere senatore

  • a 56 ha perduto la corsa per la vicepresidenza

  •  58 non ha avuto un seggio senatoriale

  • a 60, è stato eletto presidente degli Stati Uniti.

Il nome del personaggio è Abramo Lincoln.

C'è anche un celebre episodio di Thomas Edison.

Dopo che per 9999 volte aveva tentato di perfezionare la lampadina elettrica senza riuscirci, qualcuno gli ha chiesto: "Hai forse l'intenzione di andare incontro a 10.000 fallimenti?"

La risposta di Edison è stata: "Io non fallisco, semplicemente ho scoperto un altro modo di non inventare la lampadina elettrica".

Edison in realtà aveva scoperto che considerando in modo diverso le azioni si ottiene un risultato differente.

 

"I nostri dubbi sono traditori

e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere

perché abbiamo paura di tentare".

[William Shakespeare]

 

L' eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere. ( Hermann Hesse )